Bonifica Cisterne e Serbatoi di gasolio Bergamo
La Bonifica serbatoio o Cisterne di gasolio interrate o in superficie si esegue da prima con l’aspirazione dei residui pompabili del serbatoio o della cisterna, successivamente al lavaggio con acqua o prodotti specifici ad alta pressione interviene con la Pulizia mediante raschiatura manuale per rimuovere macchie e fondami. tutti i rifiuti che provengono dalla bonifica, vengono inviati allo smaltimento. l’operazione più importante è Ispezione dall’interno ad occhio nudo per rilevare lo stato di conservazione del serbatoio e in alcuni casi si effettua una prova di tenuta del serbatoio al fine di rilevare eventuali microfori o perdite. In caso di sversamenti del contenuto del serbatoio o contaminazioni, Interveniamo con bonifica e rimozione del terreno inquinato per poi portato allo smaltimento presso impianti autorizzati.
BONIFICA SERBATOI, PROVE DI TENUTA, SMALTIMENTO FONDAMI, VERIFICA SPESSORE LAMIERE CON PROVE AD ULTRASUONI, SABBIATURA SERBATOI, VETRIFICAZIONI, BONIFICA TERRENI, PRATICHE ENTI DI DISMISSIONE SERBATOI
PROVE DI TENUTA CISTERNE DI GASOLIO A BERGAMO
SAV-AMBIENTE DI SAVA GIANBATTISTA è specializzata nelle prove di tenuta Serbatoi a Bergamo, vasche e cisterne, con metodi non distruttivi e di massima professionalità; Le prove di tenuta si effettuano su diversi tipi di Cisterne e altri manufatti che contengono qualsiasi tipo di liquido: Carburanti benzina, gasolio, e qualsiasi composto chimico. I serbatoi sui quali si possono effettuare le prove di tenuta possono essere: parzialmente interrati, interrati e fuori terra. Vi facciamo alcuni esempi di vasche / serbatoi / cisterne dove è possibile effettuare le prove di tenuta:
- Serbatoi di gasolio
- Serbatoi di benzina
- Vasche di accumulo delle acque nere e pozzi neri
- Vasche utilizzate in impianti di depurazione
- Vasche di accumulo di liquidi inquinanti
- Serbatoi e/o vasche dell’acquedotto;
- Vasche di impianti di trattamento dell’acquedotto;
- Vasche e serbatoi di accumulo di liquidi,
- Serbatoi di accumulo di sostanze chimiche;
- Serbatoi di accumulo liquami
- Vasche di carico di centrali idroelettriche;
- Vasche per la raccolta di perdite di olio di trasformatori elettrici;
- Vasche e vaschette per la raccolta di sostanze inquinanti provenienti da apparecchiature, serbatoi, cisterne, macchine, ect.
- Manufatti per il contenimento di liquidi o liquami;
- Piscine realizzate in opera in cemento armato e piscine prefabbricate;
- Cisterne interrate
- Cisterne e serbatoi interrati o sospesi di gasolio
- Cisterne e serbatoi interrati o sospesi di liquidi.
I metodi adoperati per le prove di tenuta sono molteplici e applicati in base alle specifiche della cisterna o serbatoio:
Prove di tenuta – Metodo MassTech Il metodo viene applicato su serbatoi con grado di riempimento superiore al 70%, oppure in combinazione con la metodologia Ullage per serbatoi con grado di riempimento compreso tra l’11% ed il 70%. Il metodo consente di determinare la condizione di tenuta del serbatoio misurando, attraverso un sensore di pressione calato sul fondo del manufatto e tramite l’immissione di gas inerte (azoto), le variazioni di pressione applicata dalla colonna di liquido al netto delle variazioni di pressione atmosferica, e quindi la massa del prodotto contenuta nel serbatoio. Le letture dei valori vengono registrate ogni minuto per un periodo di circa un’ora dal trasduttore collegato al computer portatile, eventuali variazioni di massa confrontate con i parametri esterni base quali la temperatura e la pressione atmosferica, permettono all’analista di determinare l’esito della prova Prova di tenuta – Metodo Ullage Il metodo viene applicato su serbatoi con grado di riempimento fino al 10%, oppure in combinazione al metodo MassTech per serbatoi con grado di riempimento compreso tra l’11% ed il 70%. A seguito della prima fase inerente la raccolta dati sul serbatoio, quali grado di riempimento, prodotto contenuto e condizioni del manufatto, si procede sigillando tutti gli sfiati e le aperture libere ad esclusione di quella che viene raccordata (solitamente tubo di carico) con un apposito adattatore provvisto di manometro di precisione ai sensori acustici che sono introdotti nel serbatoio, ed a monte alla pompa per depressione. Tale pompa antideflagrante è in grado di generare una depressione controllata massima di -90 mbar, tale da fornire la massima sicurezza per l’integrità strutturale del serbatoio. La depressione applicata viene mantenuta per un tempo all’incirca pari ad un’ora e monitorata dall’operatore, eventuali cali nella depressione a circuito sigillato, unitamente all’analisi acustica ad ultrasuoni delle emissioni sonore all’interno del serbatoio, permettono di rivelare eventuali condizioni di non tenuta del manufatto. Il controllo delle linee può essere effettuato in assenza di prodotto con metodologie analoghe a quelle sopra descritte, ovvero tramite il controllo della depressione contemporaneamente con la prova sul serbatoio, oppure tramite l’immissione di gas inerte (azoto) e la verifica della variazione di pressione applicata tramite rilevazioni con sensore. Prove di tenuta – Metodo Volumetrico Una volta acquisite le caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche del prodotto contenuto nel serbatoio si procede a calare la sonda all’interno del manufatto ed a dare il via al processo di rilevazione/analisi automatico con l’autodiagnosi di controllo funzionale e la preparazione della strumentazione; quindi, attraverso un programma di software dedicato installato su di un computer portatile, si digitano tutte le variabili di riferimento necessarie al sistema per l’analisi quali: dimensione del serbatoio, peso specifico del prodotto contenuto, temperatura del campione, durata della prova, ecc. Terminata la fase di programmazione si collega la sonda di rilevamento al computer per l’immagazzinamento dati e l’avvio del processo di rilevazione del volume. Qualsiasi minimo scarto viene rielaborato per emettere il giudizio di tenuta o meno, e nel caso di quantificare l’eventuale rateo di perdita/ingresso rilevato nell’arco di esecuzione della prova. Ogni quanto devono essere eseguite le prove di tenuta? La cadenza con cui devono essere eseguite le prove di tenuta sui serbatoi è indicata nel Regolamento locale d’igiene emesso dal comune. In mancanza del regolamento del comune, bisogna far riferimento alle linee guida dell’Arpa. In linea generale la frequenza è da considerarsi annuale per i serbatoi installati da oltre 30 anni o con data di installazione sconosciuta e biennale per i serbatoi attivi da 15/30 anni. Per quanto concerne i serbatoi doppia camera, la prima prova di tenuta è consigliata a partire dal quindicesimo anno.
Vetrificazione Serbatoi
Dopo avere eseguito la bonifica della cisterna, è possibile effettuare se sorge la necessità di procedere con la sua vetrificazione. SAV-AMBIENTE utilizza una prova di tenuta non distruttiva per verificare l’integrità della struttura oppure la necessità di un suo risanamento.
A differenza della tradizionale prova di tenuta, che esercita una pressione sulle pareti della cisterna andando a peggiorare eventuali punti critici, la nuova tecnologia a ultrasuoni utilizza un rilevatore di spessore SDT per individuare la presenza di fori nelle pareti della vasca, sui quali poi si interverrà risanandoli.
La vetrificazione, inoltre, può essere scelta per dare nuova vita a una cisterna modificandone la destinazione d’uso: vecchi serbatoi di gasolio possono essere così utilizzati per l’acqua di irrigazione o per gli impianti antincendio condominiali.
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